Il vicepresidente USA John Biden negli Usa, fra gaffes e prove di forza

  • 10 anni fa
Il vicepresidente americano John Biden è a Pechino per una visita di Stato. Ufficialmente per cercare di disinnescare la tensione creata dalla no-fly zone che la Cina ha deciso di creare sulle isole contese col Giiappone. In realtà soprattutto per mostrare i muscoli. La Cina è preoccupata per un accordo da una trentina di trilioni di dollari annui che gli Usa hanno firmato assieme ad altri 12 paesi. Pechino esclusa: il partenariato transpacifico (TPP).

Washington vuole tranquillizzare i partner economici dando anche un segnale di forza alla Cina.

Per questo la stampa cinese attende Biden con il coltello fra i denti. E Biden ha subito dato materia ai commentatori: “L’innovazione si sviluppa nella libertà, nella sfida al governo, ai vostri maestri, ai leader religiosi”, ha detto.

In quest’ottica il tema delle isole contese fra Cina e Giappone e della no-fly zone rischia di passare in secondo piano. Pechino intende come proprio spazio areo il settore del mar della Cina meridionale. Per i giapponesi si tratta di spazio internazionale. Questo rischia di esarcerbare le tensioni fra i due paesi. Washington vuole rassicurare Tokio, ma non può nemmeno andare allo scontro con Pechino che ha molti investimenti negli Usa e che possiede una parte ingente del debito pubblico statunitense.

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