Napoli - I beni confiscati alle associazioni (17.07.13)

  • 11 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli - Martedì 16 luglio, nella Sala Pignatiello di Palazzo San Giacomo, si è tenuto un workshop informativo sul bando pubblicato dal Comune di Napoli il 5 giugno scorso, relativo alla concessione a titolo gratuito dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. L'incontro, aperto ad associazioni, cooperative sociali, comunità, anche giovanili, enti, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale, enti del terzo settore è stato un momento per chiarire ai soggetti interessati i punti salienti del bando e per porre domande ad esperti in materia di beni confiscati. All'iniziativa, voluta dall'Assessorato ai Giovani di concerto con l'Assessorato all'Urbanistica con delega ai Beni confiscati, hanno preso parte gli assessori Alessandra Clemente e Carmine Piscopo ed un'esponente dell'Agenzia Nazionale Beni Confiscati -- sede di Napoli. "Abbiamo voluto fortemente questo incontro per far comprendere agli enti interessati quanto sia importante l'approccio ad un bene confiscato. -- commenta l'assessore ai Giovani Alessandra Clemente -- Restituire alla collettività i beni confiscati alla criminalità organizzata è il segno più concreto di lotta alle mafie, pensare che possa restare chiuso o chiudere in fase di attività, è un rischio che va scongiurato. Pertanto è fondamentale che l'amministrazione fornisca agli enti del terzo settore tutti gli strumenti necessari, in punto di competenza, per realizzare proficui percorsi di sviluppo sociale". "Contiamo molto sulle associazioni maggiormente interessate e sensibili. -- ha detto l'assessore ai beni confiscati Carmine Piscopo -- La lotta alle mafie e l'utilizzo dei beni confiscati costituiscono un punto centrale per quest'amministrazione. Spezzare legami e consentire una nuova vita per questi beni è parte di un progetto più grande al quale ci sentiamo profondamente legati". (17.07.13)

Presenti in sala anche la sorella e la madre di Nunzia Castellano, assassinata nel 2003 dall'ex fidanzato, la cui storia è raccontata insieme a quella di altre vittime di femminicidio nel libro "Fiori come me" della giornalista Giuliana Covella, di cui si è parlato nel corso dell'incontro a cui ha preso parte anche don Aniello Manganiello. Un fenomeno, il femminicidio, che a Napoli nei primi 6 mesi del 2013 conta un numero di vittime pari a quelle di omicidi di camorra

Oltre al deputato Marcello Taglialatela e al presidente del consiglio provinciale Luigi Rispoli, intervenuta al dibattito anche Barbara Benedettelli, responsabile del dipartimento Tutela vittime della violenza di fdi (17.07.13)

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